
Nel quartiere di Monte Sacro, oggi delimitato dai confini geografici stabiliti dalle zone di Val Melania, Pietralata, Trieste e Nomentano, vi sono una molteplicità di segni di presenze umane che testimoniano una sua assidua frequentazione fin dall'antichità.
Più recentemente, negli anni venti l'architetto Gustavo Giovannoni progettò e realizzò una "Città giardino", orientata alla tipizzazione della "garden city" d'oltremanica, composta da costruzioni con struttura a villini inseriti nel verde, e con servizi indipendenti: scuola, chiesa, ufficio postale, parco pubblico. Particolarmente interessante è la piazza Sempione, che rappresenta l'entrata scenografica al quartiere...
La città giardino, nella sua impostazione originale, resistette meno di trent'anni: già negli anni cinquanta ebbero infatti inizio le sostituzioni, con l'abbattimento di numerosi villini per far posto a unità residenziali intensive. Agli inizi del 1953 fu inaugurato il cinema Teatro "Espero" (oggi Sala Bingo), in via Nomentana Nuova, davanti alla Pinetina, storico polmone verde del quartiere, che aveva, al di là del Ponte Vecchio, il suo naturale prosieguo con l'originale giardinetto di Monte Sacro. Contemporaneamente si sviluppavano anche le zone residenziali lungo via Conca d'Oro e a Saccopastore.
Nella seconda metà degli anni sessanta prese corpo il quartiere contiguo di Monte Sacro Alto, detto anche Talenti.