L’aumento delle bollette di luce e gas è un argomento scottante degli ulti mesi che terrorizza chiunque stia comprando un immobile. Le paure non sembrano infondate: in effetti dal 1° gennaio di quest’anno abbiamo assistito a rincari sulle bollette senza precedenti con un aumento dell’energia elettrica del 55% e del 41,8% per il gas.
È proprio nel corso del mese di febbraio che gli utenti avranno modo di realizzare il reale impatto di questi cambiamenti. Ma esiste un modo per diminuire i consumi e risparmiare sulle bollette? Come sempre in questi casi, è bene dire che le formule magiche non esistono, ma ridurre la spesa di energia elettrica e gas è possibile con qualche accorgimento. Innanzitutto una limitazione nei consumi di energia ci aiuta, come comunità, a raggiungere l’obiettivo di un futuro sostenibile. Ma anche il risparmio quotidiano è un aspetto essenziale. Sono tre i punti chiave da prendere in considerazione per riuscire in questa impresa: cambiare le abitudini di consumo, attivare un'offerta conveniente, investire sull'efficienza energetica di edifici ed impianti.
I nostri clienti possono anche tener conto di alcuni importanti suggerimenti da mettere in atto proprio in fase di acquisto o ristrutturazione di un appartamento. Un piccolo investimento iniziale potrebbe comportare un reale risparmio a lungo termine. Il primo passo è quello di migliorare l'efficienza energetica, sia degli impianti e degli elettrodomestici che dell'edificio stesso.
Ancora troppo spesso gli acquirenti sottovalutano l’importanza della classe energetica degli immobili: per comprendere il reale risparmio è necessario conoscere e capire la tabella delle classi energetiche delle abitazioni che si calcolano in base a quanto combustibile si consuma all’anno per ogni metro quadro di superficie riscaldata.
Si va dalla classe più elevata, classe A, fino alla classe G. Le classi più efficienti sono quelle per cui è necessaria meno energia per riscaldare un metro quadro di abitazione. In Italia solo il 10% degli edifici rientra in questa categoria. La classe più bassa è la G, con consumi superiori a 160 kWh/mq all’anno: gli edifici che rientrano in questa categoria sono quelli che mancano di qualsiasi accorgimento termico. La classe energetica più diffusa in Italia è la E con un consumo compreso tra 91 e 120 kWh/mq all’anno; di solito rientrano in questa categoria gli edifici costruiti tra gli anni ‘70 e ‘90, con una caldaia a metano.
Per capire l’importanza di questa valutazione basti pensare che passando dalla classe E alla D avremo una riduzione dei consumi del 25%. In questo senso gli edifici di classe energetica A sono l’eccellenza, in quanto hanno un impatto energetico quasi pari allo zero: non vi è spreco e siamo spesso in presenza di impianti in grado di produrre energia sostenibile.
C’è un altro aspetto da non sottovalutare per quanto concerne gli investimenti immobiliari: la differenza di prezzo al metro quadro tra una casa in Classe A ed una in Classe E è di ben 450€ al metro quadro. Ciò vuol dire che costruire o acquistare un casa in Classe A è un investimento proficuo sia per il risparmio di risorse e denaro che comporta a breve termine, sia per il maggior valore che l’immobile acquista in prospettiva futura rispetto ad uno identico ma appartente ad una classe energetica inferiore.
All’interno dell’abitazione poi è importante seguire qualche suggerimento per risparmiare ancora di più: ad esempio è preferibile utilizzare lampade LED in ogni stanza della casa, sostituire gli elettrodomestici più vecchi di 10 anni acquistandone di nuovi con classe energetica A, installare le valvole termostatiche, sostituire i vecchi infissi con dei moderni infissi a taglio termico più isolanti e migliorare l'isolamento termico delle mura esterne e del tetto dell'edificio. Al momento per ovviare anche alla preoccupazione di questo iniziale investimento è anche possibile usufruire di una serie di Bonus messi a disposizione dello Stato italiano.
Prima di procedere ad un investimento immobiliare è bene quindi considerare molteplici aspetti: informarsi è il primo passo per non ricevere brutte sorprese e per tener conto di tutte le variabili fin dall’inizio.